APPROFONDIMENTI: Sandro Dossi in mostra: ripercorriamo la sua lunga carriera con un'intervista esclusiva

Sandro Dossi in mostra: ripercorriamo la sua lunga carriera con un'intervista esclusiva

Al WOW di Milano è visitabile un'importante mostra dedicata Sandro Dossi. E noi gli abbiamo fatto una lunga intervista per celebrare al meglio l'evento.

Di: DAG | Pubblicato il:19/05/2015


Ei stata inaugurata la scorsa domenica al WOW Spazio Fumetto di Milano un'interessante mostra che ripercorre la carriera di uno dei Maestri del fumetto comico italiano: Sandro Dossi.
La mostra presenta tavole originali e le illustrazioni più belle di Sandro Dossi, artista che in cinquant'anni di carriera ha disegnato i più disparati personaggi comici da Braccio di Ferro al simpatico diavoletto Geppo, da Gatto Silvestro ai Puffi, da Tiramolla a Topo Gigio, dal fumetto Disney e agli eroi della Warner Bros.
La mostra sarà visitabile fino al 5 giugno 2015 con questi orari: da martedì a venerdì, ore 15.00-19.00; sabato e domenica, ore 15.00-20.00. L'ingresso è libero.
Il giorno della presentazione abbiamo avuto l'occasione di fare una bella chicchierata con Sandro, che si è condensata nella lunga intervista che segue.

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1) Allora Sandro, questa mostra ripercorre i tuoi oltre cinquant’anni di carriera. Ci racconti come è avvenuto il tuo esordio nel mondo dei fumetti?
Ho esordito "virtualmente" a 5 anni, quando illuminato da una storia di Barks (manco sapevo chi fosse), si scatenò in me l'idea che sarebbe stato bello realizzare quei disegnini nei quadretti (squadrature)... Professionalmente avevo 16 anni e iniziai ripassando le tavole di Sangalli.    
2) Buona parte della tua esperienza lavorativa l’hai svolta per l’editore Renato Bianconi, per il quale lavoravano anche altri grandi autori del fumetto comico italiano che ormai non ci sono più come Del Principe, Sbattella, Colantuoni e Manfrin. Ci dai un tuo breve ricordo su ciascuno di loro?  
Entrai a far parte delle edizioni Bianconi a 17 anni e in redazione incontravo spesso grandi autori già affermati, per me era una grande emozione! Quali sono i ricordi che ho di loro? Nicola Del Principe era un simpaticissimo estroverso, la prima cosa che mi disse "diamoci del tu, siamo o no colleghi?"
Sbattella lo incontravo spesso in redazione, era formidabile nel raccontare barzellette ed aneddoti irresistibili! Colantuoni era un signore d'altri tempi! Distinto e riservato, parlava poco ma con il tempo eravamo diventati ottimi amici!
Motta e Sangalli li conoscevo già, eravamo amici.
3) Renato Bianconi è stato uno degli editori storici del fumetto italiano, che per circa 50 anni ha prodotto fumetti che sono stati letti da almeno due generazioni di italiani. Ci racconti un po’ chi era Renato Bianconi?  
La prima volta che incontrai Renato Bianconi, ero timoroso in quanto avevo paura del suo giudizio, ero immaturo professionalmente! Mi ritrovai davanti un uomo alto e robusto dall'aspetto molto serio. La mia paura si sciolse quando mi disse sorridendo "sei molto giovane, vediamo cosa sai fare". Da allora e per sempre per lui sono rimasto "Il giovane".

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4) Tra i personaggi Bianconi, quali sono quelli a cui sei più legato e quello che ti è sempre piaciuto disegnare di più?  
Sono legato a tutti i personaggi che ho disegnato perché mi ricordano dei periodi della vita... Come tutti ormai sanno il mio preferito é Geppo che mi ha accompagnato per 40 anni, mi sono divertito a disegnarlo realizzando anche storie con mia moglie Loredana che i nostalgici ancora ricordano con affetto. A volte rimango stupito, le sanno a memoria... passo per passo... mentre io magari non le ricordo. 
5) In quegli anni la casa editrice pubblicava molto e voi disegnatori eravate costretti a veri e propri tour de force per produrre decine di tavole al giorno. Ci racconti allora come organizzavi il tuo lavoro?  
Per l'editore dovevamo essere veloci... si doveva consegnare prima di subito, tutto era urgente! In molti si ricordano una storia di Geppo "Diritti d'autore" dove mi raffiguro legato ad una catena e il redattore mi diceva "Non parli, non mangi, non beva, non dorma e mi chiami appena la storia è finita!"
Bianconi mi ha insegnato che le tavole dovevano essere semplici, con pochi testi essenziali e anche i bambini che non sapevano leggere dovevano capirne il senso. Questo insegnamento mi è servito anche quando avevo incominciato a disegnare personaggi più impegnativi...
6) Negli anni 80 hai poi iniziato a disegnare storie per la Disney (oltre 200). Ci racconti com’è iniziata la tua avventura professionale con questi personaggi?  
Negli anni '80 con timore mi sono affacciato all'universo Disney...ricordo l'angoscia e l'incertezza avuta nell'incominciare la prima storia che mi era stata affidata "Topolino e la banda molecolare" che risale al 1981, ne sono seguite molte altre con Topolino e Pippo come protagonisti ma io preferivo disegnare i paperi.
7) Quali sono i disegnatori Disney che più hai amato e a cui magari ti sei ispirato?  
Da sempre ho ammirato Giovan Battista Carpi: lo aspettavo con emozione quando veniva in redazione Bianconi a consegnare le sue meravigliose tavole di Nonna Abelarda. Era già un grande autore, disegnava già per Disney. Avevo scelto il suo stile come riferimento quando approdai alla Disney. Scarpa mi piaceva (sopratutto per le sceneggiature), Bottaro, Della Santa e Cavazzano (un vero innovatore). L'accademia Disney ha formato mostri di bravura come Celoni, Mottura, Mastrantuono...  



8) Poi hai disegnato anche storie per il Corriere dei Piccoli? Anche in questo caso ci racconti com’è iniziata questa  avventura?  
Nel 1990 venni contattato da Maria Grazia Perini, che all'epoca era la direttora del Corriere dei Piccoli, avevano acquistato i diritti Warner: un'occasione da non perdere e un onore per me disegnare tutti i personaggi più importanti della Warner.  Mi dovevo firmare con uno pseudonimo in quanto non si sarebbe potuto lavorare per Disney e Warner contemporaneamente!
9) Nel 2002 hai creato il personaggio di Eurillo per celebrare l’arrivo dell’euro. Ci racconti la nascita di questo personaggio?  
La Panini mi aveva commissionato degli opuscoli per l'entrata in vigore dell'euro dove dovevo illustrare i cambiamenti che sarebbero avvenuti con il cambio di moneta. Avevo così creato il personaggio Eurillo, che era piaciuto molto al redattore della casa editrice e mi aveva dato l'ok per la lavorazione degli albetti. La collaborazione era continuata per un breve periodo: avevo anche realizzato degli activity book con i personaggi Warner e Hanna & Barbera.
10) Oltre ai personaggi Disney e Bianconi hai lavorato anche su altri importanti personaggi, ossia quelli della Warner Bros. Ci racconti come sei entrato a far parte del gruppo di disegnatori che hanno raccontato per anni le storie di Bugs bunny, willi il coyote ecc…  
Il mio approccio con i personaggi Warner è incominciato con Il Corriere dei Piccoli, disegnando tutti i personaggi importanti da Bugs Bunny a Wilie E Coyote, da Sam Bafforosso a Bugs Bunny... poi ho continuato con altri editori realizzando albi stickers  e con il G. Baby delle Edizioni San Paolo, ho aggiunto  altri miti dei cartoni animati di Hanna & Barbera, come Svicolone, Braccobaldo, Magilla Gorilla, Pixie e Dixie, Tom e Jerry. Questi personaggi li avevo già disegnati negli anni '70 per Bianconi, Fido, Bullo e Birillo, I moschettieri... aveva acquisito i diritti dalla Warner e come per Braccio di Ferro e Felix ce li faceva disegnare "italianizzandoli".
11) Hai disegnato anche Topo Gigio, Calimero e Prezzemolo: ci racconti le esperienze editoriali con questi tre personaggi totalmente made in italy?  
Duilio Biancini che aveva collaborato negli anni '60 con le edizioni Bianconi, era diventato direttore della FPM e contattò me ed altri colleghi per la realizzazione di un fumetto dedicato Topo Gigio. Dopo qualche tempo la casa editrice editò anche Prezzemolo, creato da Lorenzo De Pretto, per il parco di Gardaland e mi affidò la realizzazione di alcune storie, la cui pubblicazione dopo qualche tempo era continuata con un altro editing, Gaghi editore fino al 2006. Per quanto riguarda Calimero i diritti erano della Foto Edizioni specializzata in giochi enigmistici. Per loro avevo realizzato una serie di albi Stickers con il pulcino nero e anche albi con i soliti personaggi Warner e Hanna & Barbera.
12) E hai partecipato anche al tentativo di rilanciare Tiramolla, non è così?
Sì, esatto. Negli gli anni ’90, Umberto Manfrin, alias Manberto mi aveva coinvolto nell’operazione “Vallardi” per il rilancio di Tiramolla. Ho disegnato il mitico "uomo della gomma e del caucciù" per circa due anniL’operazione era finita in maniera catastrofica, la casa editrice era stata messa in liquidazione…
13) Come se non bastasse, per non farti mancare nulla ti sei cimentato anche su storie della Pantera Rosa e dei Flintstones. Anche in questo caso raccontaci qualcosa della tua esperienza editoriale con i vari personaggi.  
Avevo realizzato per la "Premium" la Pantera Rosa che era pubblicata sull'albo i Paperotti. Per il Sole 24 ore avevo disegnatp dieci inserti per "Guida al risparmio" con i Flintstones. 
14) Tu sei anche stato contattato dallo Studio Peyo per fare delle prove di disegno sui Puffi che alla fine però non ha portato a nulla di concreto. Ci racconti com’è stata questa esperienza?  
Nel 1984 ero andato in Belgio presso gli studi Peyo per carpire i loro segreti per la realizzazione di tavole con i Puffi. È stata un'esperienza unica che ancora porto dentro. La collaborazione  non ha avuto possibilità dii svilupparsi nel tempo.



15) Hai mai provato a cimentarti con il disegno realistico?  
Il disegno realistico non è mai stato i mio forte... ci avevo provato all'inizio ma lo avevo tralasciato subito per il disegno comico. Attualmente realizzo rebus con uno stile realistico...
16) Negli ultimi anni invece ti stai dedicando all’enigmistica. Ci racconti in cosa consiste questo lavoro e com’è nato lavoro? Era una passione che già avevi per l’enigmistica o sei stato spinto in questa direzione dal mercato editoriale che negli ultimi anni langue?
Ho sempre realizzato l'enigmistica parallelamente ai fumetti. Per Bianconi disegnavo tavole di giochi vari e barzellette che servivano per alleggerire le pubblicazioni. Avevo collaborato con l'Epierre di Gianni Bono che faceva da editing per la pubblicazione "Spidy Giochi" e "Enigmistica e Quiz" edite dall'editoriale Corno. Attualmente collaboro con diverse case editrici del settore con rebus, giochi e vignette. 
17) Fino a qualche anno fa molti di voi disegnatori  del fumetto popolare italiano eravate quasi degli sconosciuti, spesso vi conoscevano solo gli addetti ai lavori, ma i lettori non sapevano neanche i vostri nomi. Ci dici com’è cambiato negli ultimi anni il rapporto che tu, e anche i tuoi colleghi, avete nei confronti dei vostri lettori?  
Noi disegnatori di Case Editrici minori pensavamo di non essere conosciuti... quando abbiamo incominciato a frequentare le fiere mercato ci siamo resi conto che siamo sempre stati apprezzati e amati dai lettori che ci dimostravano il loro affetto.
18) Passando invece al lato pratico del tuo lavoro ci puoi dire dire quali sono i materiali che usi per disegnare? 
Carta, gomma, matita, pennello, penna e pennini, inchiostro di china e pennarelli sono il materiale indispensabile per un disegnatore di fumetti. I giovani usano la tavoletta grafica che per me resta tabù e preferisco lavorare nella maniera classica.

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19) Quanto tempo impieghi mediamente per la realizzazione di una tavola?    
Non posso quantificare esattamente il tempo di lavorazione di una tavola dipende dal formato, dalla complessità della stessa. Nel periodo Bianconi potevano essere 3/4 disegnate al giorno, per il ripasso serviva altro tempo e mi affidavo nei periodi incasinati ad un ripassatore. Le tavole Disney e Warner dovevano essere più curate e complesse, quindi il tempo di lavorazione era maggiore. Le più lunghe da realizzare, senza dubbio sono state quelle dei Puffi!!! Le matite dovevano essere perfette  già con lo spessore calligrafico dell'inchiostro...
20) Nell’approccio alla realizzazione di una tavola, realizzi molti studi o bozzetti preparatori?   
Prima di apprestarmi a realizzare una storia è ovvio che ci devono essere degli studi e delle ricerche sulle ambientazioni e sui personaggi di contorno di una certa importanza. Generalmente preparo un layout che poi rilucido su cartoncino.
21) Che rapporto hai con i collezionisti di tavole originali?  
Non conosco personalmente tutti i collezionisti, ho con loro un buon rapporto amichevole, sono sempre preparatissimi... Spesso mi stupisco per l'entusiasmo che dimostrano parlando dei miei lavori.
22) Realizzi disegni su commissione?   
Come tutti gli autori, pure io faccio commissioni con tutti i personaggi che ho disegnato e anche crossower con personaggi del realistico famosi.  Realizzo tavole sia in bianco e nero che a colori anche di grandi dimensioni.
23) Dopo oltre 50 anni di carriera hai qualche rimpianto? Ti sarebbe piaciuto fare qualcosa e non ci sei riuscito?   
Non ho nessun rimpianto, mi è sempre piaciuto e mi sono divertito a fare questo lavoro e non avrei voluto farne un altro. Quando ho iniziato non era ancora pronto... oggi ci sono molti bravi autori che non hanno la possibilità di lavorare in quanto gli editori non sono più disposti ad investire, contrariamente al passato. Quando vedo le edicole vuote mi viene un groppo in gola... ai miei tempi straripavano di fumetti di ogni genere!!!!


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