VALUTAZIONI: Valutazione di due opere di Andrea Pazienza

Valutazione di due opere di Andrea Pazienza

Una dedica e un dipinto del grande Paz sottoposti all'analisi del nostro esperto.

Di: Francesco Vasè | Pubblicato il:12/02/2014


Negli ultimi tempi due lettori hanno sottoposto all’attenzione della redazione dei loro disegni di Andrea Pazienza per avere qualche indicazione generale e di valore.
Abbiamo potuto visionarli solo tramite le foto e le descrizioni inviateci dai proprietari, per cui le nostre stime e valutazioni possono basarsi unicamente sulla base del materiale digitale ricevuto. Sicuramente un’ osservazione dal vivo consentirebbe una maggior sicurezza e accuratezza nelle analisi.
Il primo pezzo pervenuto propone un’immagine in B/N di tipo “dedicace “ quasi a piena pagina sull’albo Zanardi, supplemento di Frigidaire del 1983, e rappresenta una scena fra due personaggi della serie, il disegno è databile presumibilmente fra il 1983 e il 1985.

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Il secondo è un’illustrazione a colori, ritraente la parte centrale di un volto, datato 1987, su cartoncino 35x50 (il disegno presumibilmente ca. 20x20 cm).

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Il primo disegno è tracciato sull’ormai mitico “albo giallo di Zanardi” e raffigura Zanardi e Petrilli, due dei soggetti principali della serie, fra le più conosciute dell’autore. E’ tratteggiato a pennarello nero, presumibilmente ad acqua, come nell’uso di Pazienza.
Dal punto di vista collezionistico il media e il supporto su carta sottile dell’albo ne complicano la conservazione e, salvo accorgimenti protettivi, ne limitano l’esposizione, dato l’elevato rischio di scolorimento del pezzo. Problema piuttosto comune con gli originali di Pazienza di questo tipo.
Ci raccontano una storia interessante sul reperimento del disegno che riporto, ritenendola interessante per i collezionisti. Il proprietario lo ricevette incluso in un pacco “orda d’oro”, che erano (e, con alcune differenze, ancora sono), raccolte delle pubblicazioni della casa editrice offerti in lotti ad un prezzo interessante.
Fra le selezioni proposte c’erano i volumi brossurati di autori del calibro di Pazienza, Liberatore, Palumbo, Mattioli e Scozzari. Una volta aperto il succitato pacco il collezionista rimase piuttosto deluso riscontrando che il volume “Zanardi” riportava numerosi difetti, scarabocchi, bruciature e pieghe. Iniziando a sfogliare questo grande classico del fumetto italiano, si trovò però di fronte a un bel disegno raffigurante i due characters, in una situazione che ben li rappresenta, con Petrilli supplicante, e Zanardi che acidamente lo manda a…quel paese.
L’immagine, eseguita di getto come comunemente accade nei “dedicace”, ha una tecnica da fumetto comico, una discreta cura dei dettagli, e risulta ben strutturato e corredato da uno sfondo piuttosto completo. Date le caratteristiche si può ipotizzare che venne realizzato per qualche conoscente, forse proprio qualcuno dello staff di Frigidaire. Entrando nel campo delle speculazioni si può supporre che forse si diede alla dedica un valore compensativo della cattiva condizione del volume. All’epoca Pazienza era ancora in vita e frequentava la redazione continuativamente, si può immaginare che si  sottostimasse il valore dell’opera.
Sicuramente a distanza di anni l’acquirente non può più dolersi dell’acquisto...

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La seconda illustrazione che ci viene sottoposta, è un ritratto anonimo a colori dell’87. Purtroppo non vengono forniti molti dati, se non che è eseguito con pastelli e che, come detto, il supporto è cartoncino. Il soggetto raffigura un personaggio a noi non noto ed è datato 1987. Del disegno vanno sicuramente evidenziate le rifiniture e la particolarità dell’esecuzione “incompleta”, limitata alla parte centrale del volto; struttura questa spesso utilizzata da Paz in alcune produzioni di quel periodo. Questa tipologia di composizione è di sicuro impatto grafico tanto che oltre a Pazienza, negli anni si è vista  riproporre da altri disegnatori (uno degli ultimi esempi, la cover di Maurizio Di Vincenzo, per il catalogo dell’evento su Dylan Dog del Centro Fumetto Andrea Pazienza dell’ottobre 2013) a conferma che Pazienza fu un precursore e fece scuola nel mondo del fumetto e dell’illustrazione italiana.
Parlando di ritratti, è da ricordare anche la bella mostra del 2005 “Segni e memorie per una Rockstar”, nel cui catalogo vennero raccolti una buona parte dei ritratti presenti in mostra, alcuni con caratteristiche e tecnica rapportabili all’oggetto in quesitone, oltre ad una serie di omaggi; alcuni scritti, come nel caso di Munoz, altri grafici come per esempio nel caso di Altan, Giardino, Palumbo, Staino, Enoch, ecc...  
Da quello che possiamo desumere dalla foto la tecnica sembrerebbe “mista”. Sembrano riconoscersi infatti pennarello e biacca, in aggiunta ai già citati pastelli; ciò verrebbe avvalorato da altre composizioni analoghe e coeve dell’autore. Possiamo aggiungere che sempre nel 1987, venne pubblicato il Pazeroticus (Glamour ed.), il quale, nella sua edizione più rara, edita in sole XX copie, si accompagnava ad un originale. Fra quelli che negli anni ho potuto visionare alcuni per soggetto e tecnica erano rapportabili al presente Chiaramente dato l’utilizzo, avevano una maggior compiutezza e su supporti dimensionati al volume, che era appunto di ca. 20x20 cm.
Dati i parallelismi, oltre al  supporto “ampio” (problematico per un’incorniciatura consona) e “informale” (sbavature/prove di colore su gran parte del foglio), si potrebbe ipotizzare fosse uno studio, poi firmato a matita e ceduto, cosa non lede la qualità dell’oggetto, che resta sicuramente interessante e caratteristico dell’opera dell’autore del suo ultimo periodo.
Prima di dare qualche indicazione sui valori delle due opere, vorrei fare una premessa sulle mie valutazioni delle opere di Pazienza. Negli ultimi anni si è notato un notevole incremento delle quotazioni, il che ha anche comportato un sensibile aumento dell’offerta rispetto a qualche anno fa. Da appassionato non mi spiace che finalmente certi pezzi vedano la luce, parte della produzione resta infatti a detta di molti ancora da scoprire, per diverse ragioni che non stiamo qui ad esporre. Sicuramente era tempo che Paz venisse rivalutato.
Il riconoscimento del suo valore tecnico/creativo, oltre all’indiscutibile apporto alla storia e all’evoluzione del fumetto e dell’illustrazione, erano dovuti ad un artista che ha segnato una netta linea di demarcazione fra il prima e il dopo la sua opera. Al contempo va considerato che, a differenza di altri maestri del fumetto italiano come Pratt, Crepax e Manara, Paz è stato, anche per i temi trattati, un autore prettamente nazionale, se si escludono alcune pubblicazioni ormai risalenti a diversi decenni fa in alcuni paesi europei (Spagna, Grecia e Francia). Da allora non è più stato promosso all’estero, dove pertanto risulta pressoché sconosciuto e quasi per nulla collezionato e questo riduce drasticamente le dimensioni del mercato degli originali; pertanto l’offerta, specialmente oggigiorno, è di molto superiore alla domanda.
Certamente, come sempre nel collezionismo, il valore è sempre dipendente dall’interesse che ogni collezionista riconosce ed è eventualmente pronto a corrispondere, e certamente; sia chiaro, non voglio farne una quesitone etica, ma di mercato.
I valori che verranno indicati saranno basati sulla media delle vendite di nostra conoscenza, non di prezzi proposti per articoli poi rimasti invenduti. Si ritiene siano così considerabili indicazioni più realistiche e utili agli altri collezionisti.  

Dedicace sull’albo “Zanardi”.
La cattiva condizione dell’albo e della pagina su cui è presente il disegno, riduce il valore generale dell’oggetto, che comunque, facendo una stima “reale”, dati i personaggi di primo piano presenti, si potrebbe valutare tranquillamente fra gli 750 e i 1200 Euro.  

Il ritratto a colori.
Questo genere di illustrazioni, seppur non rapportabili ai dipinti degli anni 70 o alle illustrazioni complete di sfondi o rappresentanti personaggi conosciuti, ha un suo appeal dovuto al “marchio di fabbrica” di Pazienza L’uso dei colori arricchisce l’oggetto. Credo possa essere valutato, fra i 1300 e i 1700 Euro.      


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